riflessioni di un pesce rosso travestito da wonder woman in gita nella giungla

I folletti delle statistiche di WordPress.com hanno preparato un rapporto annuale 2014 per questo blog.

Ecco un estratto:

Una metropolitana a New York trasporta 1 200 persone. Questo blog è stato visto circa 4.200 volte nel 2014. Se fosse una metropolitana di New York, ci vorrebbero circa 4 viaggi per trasportare altrettante persone.

Clicca qui per vedere il rapporto completo.

(HBR Italia) Non è facile dire di no a un collaboratore o al capo, perché temiamo di rovinare la relazione o di apparire incompetenti. Dobbiamo smettere di vedere il diniego come un momento di scelta tra lo scontro e il mantenimento di buoni rapporti. Invece dite no quando dovete farlo e mantenete un atteggiamento neutro. Siate chiari e fermi. Se dimostrate esitazione, potete creare false speranze; la persona penserà che potreste cambiare idea e continuerà a insistere. Date da subito una valida ragione di merito del vostro rifiuto e attenetevi ad esso. Se tentate di ammorbidire il no fornendo scusanti deboli o nascondendo i veri  motivi finirete per apparire falsi. Dire di no in modo neutro non viene spontaneo; dunque cercate di esercitarvi prima con qualcuno che faccia resistenza.

Tratto da “Say No Without Burning Bridges” di Holly Weeks

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Di Paola Mattioli – della serie nuovi mestieri nascono! Per tutti quei genitori che “noooo io facebook noooo” beh sappiate che un domani i vostri figli potrebbero sfamare la loro famiglia facendo un mestiere che neanche pensavate esistesse e che magari non saprete spiegare quando, al circolo anziani, vi chiederanno: “che lavoro fa tuo figlio?”. Per tutti quei genitori che non sanno cos’è uno YOUTUBER, per tutti quelli che non sanno che esiste il DEEP WEB, per tutti coloro che ” no, non ho proprio tempo per queste cose”… beh sappiate che è arrivato il momento di decidere se aggiornarsi o lasciare che il divario generazionale diventi una voragine. Oggi ci si lamenta che non si lavora, che c’è concorrenza; troppi medici, troppi avvocati, troppi economisti… E allora perché no? L’università del videogioco VIGAMUS apre i battenti a Roma e già ha raggiunto il limite massimo di iscritti. Si studia tutto e seriamente: grafica, marketing, sociologia, psicologia… La presentazione al Romics fiera del fumetto e del videogioco a Roma che in contemporanea con la fiera delle invenzioni Maker Faire sta spopolando tra i giovani di oggi. Allora in un mondo dove la prospettiva di un futuro roseo è sempre più… nera, proviamo a girare lo sguardo verso cose che non si conoscono. Aggiorniamoci e guadagneremo 1000 punti bonus con noi stessi, con i nostri figli e con il futuro, che è già qui!
(Nella foto, folla di gente per entrare al Romics 2014)

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Siamo allo sbando: Sei un universitario del Lazio? la tua Uni ha sede nel Lazio? La chiamano diritto allo studio, ma viene pagata da tutti (studenti privati e pubblici) per solidarietà… sembrerebbe che si diano delle borse di studio ai meritevoli (non certo io…) Sono andata a cercare su internet e nelle domande frequenti ho trovato questa: Non usufruisco dei servizi di Laziodisu perché sono iscritto ad una università privata/non convenzionata. Perché devo pagare la tassa regionale?” RISPOSTA:
La tassa regionale per il diritto allo studio universitario, istituita dall’articolo 3, commi bla, bla, della legge 28 dicembre 1995, n. 549 (Misure di razionalizzazione della finanza pubblica) è tributo proprio della Regione finalizzato ad incrementare le disponibilità finanziarie per l’erogazione di borse di studio e di prestiti d’onore agli studenti universitari capaci e meritevoli privi di mezzi. Essa si configura pertanto come un tributo di solidarietà dovuto dagli studenti per il rilascio di un titolo di studio avente valore legale e non per il diritto ad usufruire dei servizi messi a disposizione dall’Ente.

SOLIDARIETA’????

Ed ecco un Coach che ci piace!!!! Sapete come può cambiare la vostra vita un coach? scopriamolo insieme….

di Paola Mattioli – INCREDIBILE, oggi ho visto un video dove uomini (che oggi chiameremmo eroi) si sono impegnati con il cuore a salvare vite (di animali e persone) ho pianto! Questo mi ha fatto riflettere su quanto siamo diventati aridi, insensibili e menefreghisti. Quello che riporta il video dovrebbe essere all’ordine del giorno ed invece, ci meraviglia, ci sorprende! Questo hanno voluto, i nostri politici, i grandi, chi ci comanda, chi ha potere… hanno voluto che ci odiassimo uno con l’altro per non essere UNITI e non essere capaci di reagire!!!! stiamo facendo il loro gioco, siamo divisi nella disgrazia!!! siamo tristi e preoccupati per le nostre famiglie, per i nostri figli, e loro ci godono… ma la soluzione qual è??? UNIAMOCI, non polemizziamo, umiltà di scendere tutti allo stesso livello! troppe volte sento la frase “io non ho bisogno di nessuno”… è qui che ti sbagli, tutti abbiamo bisogno di tutti. UNIAMOCI SENZA POLEMICA E ANDIAMO NELLA STESSA DIREZIONE, solo allora saremo veramente liberi!

 

di Paola Mattioli – dopo la giornata di ieri e la porta in faccia avuta dal rappresentante della mia parrocchia… Attento a te Onlus grazie ad una delle nostre dolcissime collaboratrici (Katia) è andata a bussare ai vicini di paese. Si la Parrocchia accanto alla nostra! Oggi ci ha ricevuto Don Rosario, un omone dal volto severo e dall’animo dolcissimo. Ha esordito dicendo: siete mamme? io vi farei a tutte l’elettroshock!!! ahahaha mi aveva già conquistata. Siamo piombate in Chiesa senza appuntamento, lui era fuori ed è rientrato per noi. Ci ha fatto accomodare, ci ha ascoltate con interesse, ci ha capite.

Alla fine ha detto: “come possiamo aiutarvi?” e noi: “ci servirebbe un posto dove accogliere bambini e genitori, ci servirebbe raccogliere fondi dopo le messe della Domenica…” e lui “questa è casa vostra, siete le benvenute”… l’ora successiva è stata una piacevole chiacchierata tra persone che volevano fare del bene!

Tranquilli amici mi ero sbagliata, una parte dei nostri 8×1000 è veramente usata per il bene del prossimo!!!

di Paola Mattioli – Oggi è un mese, un solo mese che ho fondato la nostra associazione ATTENTO A TE Onlus. Grandi emozione, grande commozione. Un percorso tutto in discesa, una strada illuminata. Collaboratori volontari meravigliosi, sponsor, famiglie e sostegno ovunque. Nessuno ad oggi ci ha chiuso mai la porta in faccia, anzi, ognuno ci ha fatto commuovere nel suo modo di donare. I nostri progetti… per i bambini, per le famiglie, per la serenità della nostra comunità! ci servono fondi è vero, ma ci servono anche spazi. Sale dove fare i gruppi di auto-aiuto (selfhelp), dove ospitare le famiglie, dove formare le coppie di genitori.

Appuntamento nella nostra Parrocchia di zona Sant’Anna a Roma. Il Parroco ci concede 4 minuti prima della messa. Mi ero stampata il progetto ed avevo il biglietto da visita in mano… mi dicevo: “vedrai Paola, quanto aiuto potrai dare, vedrai quanto sarà contento il Parroco!”. Insomma riassumo in 2 minuti i progetti: Disturbi specifici di apprendimento, corsi sul cyberbullismo… avremmo bisogno di una stanza, 1 ora ogni 15 giorni. Avremmo anche bisogno di pubblicizzare le iniziative, vorremmo farne qui, con i giovani, le famiglie… RISPOSTA: “non abbiamo spazio. Non possiamo farvi pubblicità per sostenere i vostri progetti perché ora dobbiamo raccogliere fondi per la festa della parrocchia. Potremmo fare qualcosa sì… dopo le manifestazioni antropologiche della supercazzola prematurata con scappellamento a destra con catechesi annessa e connessa” io osservo atterrita e lui continua “in caso vi mandiamo qualche ragazzino e genitore che si rivolgono allo sportello d’ascolto, sai, ad ognuno il proprio mestiere, inutile che ci arrampichiamo noi sugli specchi”

Ecco, io ho riassunto i 4 minuti concessi più significativi della mia vita. Sono uscita dall’ufficio parrocchiale, stordita. Sono entrata in Chiesa ed ho chiesto a Gesù… “Signore, qui c’è scritto, la mia casa è sempre aperta ed io ho ricevuto da questo parroco la porta in faccia più pesante degli ultimi tempi. Che senso ha tutto questo?” La risposta non tarda ad arrivare, passo dal nostra amico e sostenitore che mi racconta di progetti meravigliosi per la nostra onlus, ci da il suo aiuto, il suo incasso da commerciante, le sue conoscenze, il suo tempo, il suo cuore… per i bambini!

Secondo voi a chi lo devo dare quest’anno l’8×1000?

Ed ecco perchè è un grande!!!
John Chambers Fondatore della Cisco Systems
, impresa della new economy produttrice di sistemi di comunicazione reticolari. Sino a poco tempo fa ha mantenuto il segreto sulla sua dislessia: occupando una posizione importante non voleva mettere in evidenza la propria debolezza.

Lo ha rivelato un giorno, nel corso di un evento organizzato dalla sua compagnia, quando una ragazzina che voleva fare una domanda davanti a una folla di cinquecento persone, sentendosi mancare le parole, dichiarò con le lacrime agli occhi: “Ho una difficoltà di apprendimento”. Chambers ricorda quei momenti con profonda commozione: “Potevo capire molto bene ciò che provava, conoscevo anch’io quell’angoscia”. Così le venne in aiuto, dichiarando davanti a tutta l’assemblea: “Anch’io ho un problema di apprendimento”. E parlandole come se fossero soli, proseguì: “Hai appena trovato il modo per venirne fuori, perché ci sono cose che solo tu sai fare e gli altri no, mentre ce ne sono altre che non imparerai mai a fare. Per la mia esperienza, ciò che può aiutare è prendere le cose con calma”. Chambers, che riesce a leggere da destra a sinistra e dall’alto in basso, dice che i suoi genitori, entrambi medici, non hanno mai avuto dubbi sulle sue possibilità e che la loro fiducia è stata per lui molto importante. Un’altra figura significativa è stata la sua insegnante di sostegno, la signora Anderson: lezioni giornaliere, a volte pesanti, sempre utili. Sulla dislessia e il suo stile di ragionamento dice: “Non so come spiegarlo, ma io affronto i problemi in modo diverso. Mi è molto facile saltare concettualmente dall’A alla Z. Visualizzo una gara di scacchi e conduco il gioco mentalmente, ma non è soltanto una gara, è il mio progetto di lavoro. Non faccio una mossa sola alla volta, perché di solito riesco a prevederne il risultato e le contromosse dell’avversario”. Per molti uomini d’affari dislessici la lettura rimane sempre un problema: se la cavano con i giornali e le riviste, ma con i testi lunghi sono in difficoltà, perciò i collaboratori di Chambers gli preparano sunti che non superano le tre pagine, con le parti più importanti sottolineate in giallo.

tratto da:

http://www.donodislessia.it/grandi-manager-dislessici.html